mercoledì 21 marzo 2007

tembodesign, il blob: pensieri, parole, opere ed omissioni

che a dirla tutta, ma tutta tutta, io un blog già l'avevo aperto.
e pure in tempi meno sospetti.
essì. ci postavo sopra eslusivamente citazioni attentamente selezionate, pescate dal mucchio di pensieri con su l'etichetta "pessimismo cosmico"!
epperò avevo smesso di scrivere al terzo tentativo di suicidio collettivo, fra gli applausi degli astanti.

poi il socio un giorno mi fa: "dovremmo aprire un blog!"
e io: "già ce l'ho!"
e lui: "oh cazzo, quella specie di suici-diario frangimaroni che firmavi a nome michelcroissant?"
e io: "no, eh?"
e lui: "no!"
pazienza.

poi si parte. il socio inizia a studiare attentamente le piattaforme, le possibilità, il numero di utenti e di collegamenti. non lascia nulla al caso. o quasi -"marco ci hanno di nuovo bucato la rete wireless, cazzo!!-
scardina il codice, aggiunge un pò di grafica, controlla che gli scarti da un pixel che tanto odio coincidano, tira su col naso e salta in piedi plaudendosi da solo.
io ho smesso di prenderlo per pazzo da un pezzo.
lo raggiungo alla scrivania di titanio e fisso il monitor.
poi gli chiedo timidamente: "come faccio ad aprire un account anche io?"
mi risponde candidamente di fottermi.

alla fine ci riesco. non è poi così difficile. all'epoca di splinder ci avevo perso il sonno.
ma ora che scrivo?
le citazioni in scala minore diminuita me le ha vietate.
e allora? di che cazzo parlo?
scala pantone o quadricromia?
art semiology o graphic design?
percezioni polisemantiche o teoria dei frattali?
scappellamento a destra o a sinistra?

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