giovedì 1 maggio 2008

the architect

martedì 8 maggio 2007

genio o sregolatezza?

ieri sera ero a linate.
corridoio centrale lato arrivi.
un manifesto pubblicitario cattura la mia attenzione e mi dirigo ad osservarlo da vicino. non ci posso credere!!! addirittura in questo modo???
l'immagine, tanto per far capire a tutti è questa qui:


ora,
molti di voi magari grideranno al colpo di genio, all'efficacia di un'immagine così forte e rappresentativa (l'africa e il prendere posizione), e molto elegante al tempo stesso.
peccato che, 13 anni fa Manu Dibango, padre fondatore dell'afro-music, per la copertina del suo album Wakafrica avesse commissionato quest'altra immagine:



dunque.
la nuova campagna amref è firmata dall'art Gabriele Braggion dell'agenzia Ogilvy&Mather il quale si giustifica in questo modo.
io penso invece che ci abbiano semplicemente provato. echesarammai? echiloconoscequestoqui?
poi è simile (!!), liberamente tratta (!?!), quindi del tutto lecito.
non è tanto una questione del "si parva licet" perchè un conto è copiare Dante (il che sarebbe una palese citazione, e un omaggio quindi), un altro andare a rovistare tra le opere della letteratura macedone.
citarne la fonte in questo caso è un atto di rispetto dell'autore innnanzi tutto e dello spettatore in secondo luogo.
la cito io la fonte.
l'artwork fu realizzato dallo studio parigino Nuit de Chine e la foto scattata dal fotografo americano Vincent Soyez.
mi piacerebbe sapere cosa ne pensano loro delle giustificazioni di Braggion e delle sue citazioni virgiliane.
che poi l'italia non sia paese particolarmente brillante nella produzione pubblicitaria credo sia superfluo sottolinearlo.

Etichette: , ,

giovedì 29 marzo 2007

Goo Pettibon Goo

Dichiaro il mio amore per la musica.
Così poi non si dirà che non l'avevo detto.
E anche quello per gli artworks.
Che accompagnano, arricchiscono e completano l'uscita discografica di un musicista.
Come questo qui:




L'artwork in questione, per l'esordio su major dei newyorkesi Sonic Youth, è firmato Raymond Pettibon.

Una copertina geniale, un'illustrazione semplicissima ma con un testo che all'epoca fece sbigottire tutti i collitorti d'America (l'America in questione era quella di George Bush sr. tanto per capirci, anno del signore 1990).
Un ragazzo e una ragazza. Very dark.
Una frase. Questa: "I STOLE MY SISTER'S BOYFRIEND. IT WAS ALL WHIRLWIND, HEAT, AND FLASH. WITHIN A WEEK WE KILLED MY PARENTS AND HIT THE ROAD".

Un artista geniale, un illustratore amante della semplicità e dei disegni monocromatici.
Legato ai suoi esordi all'etichetta discografica culto dell'american indie anni '80 (la SST Records del fratello Greg) per la quale disegna praticamente tutte le copertine dei Black Flag di Henry Rollins oltre che quella per l'EP di esordio dei Minutemen di D.Boon e Mike Watt.
Buona parte dei suoi artworks li potete trovare qui.
Premiato nel 2004 alla Whitney Biennal di New York e alla Biennale grafica di Lubiana, Pettibon è oggi diventato un artista di culto quotatissimo ed esposto nelle più importanti gallerie del mondo.

Etichette: , , ,

venerdì 23 marzo 2007

thinking for a living

dalla mente di Duane King, creative director dell'americana BBDK, nasce il progetto "thinking for a living", una collezione di letture e collegamenti web attentamente selezionati dentro la quale perdersi.
personalmente non ne sono ancora uscito.

voi vi chiederete: "e che me ne fo di questa collezione di resources e recommended links?"
beh, provate a digitare con le vostre manine sante la parola "design" su google.
fatto?
eh.
circa 1.460.000.000 risultati in 0,04 secondi (devo avere una connessione più veloce di King?!?)

ora, per evitare di passare qualche anno a sfogliare tutte le pagine presenti su google potreste cominciare da qui.

Etichette: , ,

mercoledì 21 marzo 2007

tembodesign, il blob: pensieri, parole, opere ed omissioni

che a dirla tutta, ma tutta tutta, io un blog già l'avevo aperto.
e pure in tempi meno sospetti.
essì. ci postavo sopra eslusivamente citazioni attentamente selezionate, pescate dal mucchio di pensieri con su l'etichetta "pessimismo cosmico"!
epperò avevo smesso di scrivere al terzo tentativo di suicidio collettivo, fra gli applausi degli astanti.

poi il socio un giorno mi fa: "dovremmo aprire un blog!"
e io: "già ce l'ho!"
e lui: "oh cazzo, quella specie di suici-diario frangimaroni che firmavi a nome michelcroissant?"
e io: "no, eh?"
e lui: "no!"
pazienza.

poi si parte. il socio inizia a studiare attentamente le piattaforme, le possibilità, il numero di utenti e di collegamenti. non lascia nulla al caso. o quasi -"marco ci hanno di nuovo bucato la rete wireless, cazzo!!-
scardina il codice, aggiunge un pò di grafica, controlla che gli scarti da un pixel che tanto odio coincidano, tira su col naso e salta in piedi plaudendosi da solo.
io ho smesso di prenderlo per pazzo da un pezzo.
lo raggiungo alla scrivania di titanio e fisso il monitor.
poi gli chiedo timidamente: "come faccio ad aprire un account anche io?"
mi risponde candidamente di fottermi.

alla fine ci riesco. non è poi così difficile. all'epoca di splinder ci avevo perso il sonno.
ma ora che scrivo?
le citazioni in scala minore diminuita me le ha vietate.
e allora? di che cazzo parlo?
scala pantone o quadricromia?
art semiology o graphic design?
percezioni polisemantiche o teoria dei frattali?
scappellamento a destra o a sinistra?

Etichette: , ,

6. 5. 4. 3. 2. 1. 0.

marzo 2007 maggio 2007 maggio 2008

rss & readers